Il cavolfiore è un ortaggio appartenente alla famiglia delle Brassicaceae, coltivato da secoli in Europa per il suo infiorescenza carnosa e commestibile. Richiede qualche attenzione in più rispetto ad altre brassiche, ma con le giuste tecniche può dare grandi soddisfazioni anche in un orto familiare.
Caratteristiche della PiantaIl cavolfiore sviluppa una grossa infiorescenza centrale, detta "testa" o "palla", costituita da fiori immaturi bianchi o colorati (in alcune varietà). Le foglie esterne proteggono il cuore e vanno legate o piegate per favorire la sbiancatura e mantenerlo tenero.
Tra le varietà più diffuse:
Il cavolfiore può essere seminato o trapiantato in diversi periodi, in base alla varietà:
Il cavolfiore ha bisogno di:
Una concimazione abbondante all'inizio (letame maturo o compost) e un apporto di potassio e boro durante l'ingrossamento del fiore aiutano a ottenere teste compatte.
Cure e GestioneIl cavolfiore può essere attaccato da:
Il cavolfiore si raccoglie quando la testa è compatta, soda e ben sviluppata. Si taglia con un coltello alla base, lasciando qualche foglia a protezione.
Conservazione:
Il cavolfiore è un ortaggio a basso contenuto calorico ma ricchissimo di nutrienti:
È ottimo crudo in pinzimonio, lessato, al vapore, o gratinato al forno, e si presta anche a zuppe, puree e impasti vegetali.
ConclusioneColtivare il cavolfiore richiede pazienza e qualche attenzione in più, ma i risultati ripagano ampiamente. Inserirlo nel proprio orto significa avere a disposizione un ortaggio versatile, sano e sostenibile, perfetto per l'autunno e l'inverno.
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