La potatura del pesco è una pratica fondamentale per garantire una buona produzione di frutti, mantenere l'albero sano e facilitare la raccolta. A differenza di altri alberi da frutto, il pesco richiede una potatura regolare e piuttosto energica per stimolare la fruttificazione e contenere la vegetazione.
In questo articolo vediamo quando potare il pesco, come farlo correttamente e quali errori evitare per ottenere una pianta equilibrata e produttiva.
Perché è importante potare il pesco?Il pesco fruttifica sui rami di un anno, cioè quelli cresciuti nella stagione precedente. Senza una potatura regolare, la pianta tende a produrre molti rami improduttivi e ad andare incontro a un rapido invecchiamento della chioma. I benefici principali della potatura sono:
Le potature principali del pesco sono due:
1. Potatura secca invernale (gennaio-febbraio)È la più importante e si esegue a fine inverno, prima della ripresa vegetativa, ma dopo i periodi di gelo intenso. Serve a impostare la forma della pianta e a favorire la produzione di nuovi rami fruttiferi.
2. Potatura verde estiva (giugno-luglio)Si fa dopo la raccolta per eliminare succhioni, rami troppo vigorosi o mal posizionati, e per favorire la luce all'interno della chioma.
Come potare il pesco: guida pratica ✅ Strumenti necessariLa potatura del pesco è un'arte che si affina con l'esperienza, ma seguendo queste regole di base si può già ottenere una chioma ben bilanciata e una produzione soddisfacente. Se curato con attenzione, il pesco ripagherà con frutti dolci, succosi e abbondanti ogni anno.
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