Il frutto del drago, o pitaya, è una pianta esotica della famiglia dei cactus, coltivata per i suoi spettacolari frutti ricchi di antiossidanti e vitamina C. Nonostante l'aspetto selvaggio e i fusti carnosi, anche questa pianta ha bisogno di una potatura regolare per mantenersi in salute e produttiva.
In questa guida vediamo come e quando potare la pitaya, con consigli pratici per chi la coltiva in vaso, in serra o in pieno campo.
Perché potare il frutto del drago?La pitaya è una pianta rampicante molto vigorosa. Senza interventi, può crescere disordinatamente, creando grovigli di fusti e limitando la fruttificazione. Una buona potatura aiuta a:
La pitaya si pota alla fine dell'inverno o all'inizio della primavera (febbraio-marzo in Italia), prima che inizi la crescita attiva. In ambienti tropicali può essere potata anche più di una volta l'anno.
❗ In estate si possono effettuare potature leggere per eliminare rami danneggiati, secchi o troppo lunghi.Come potare il frutto del drago: guida passo passo 🔧 Cosa serve:
✨ I fusti fruttiferi sono quelli più maturi e ben esposti alla luce. Alcuni coltivatori li legano a un supporto a forma di T o a colonna, per favorire la discesa verticale dei rami produttivi.Forma di allevamento consigliata
La pitaya si alleva di solito:
La potatura del frutto del drago è essenziale per mantenere la pianta ordinata, produttiva e longeva. Anche se è una pianta tropicale, può adattarsi bene a diverse condizioni climatiche, purché venga gestita con attenzione. Se coltivi pitaya nel tuo giardino o in serra, dedicare del tempo alla potatura ti garantirà frutti più grandi e raccolte migliori.
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