Il melograno (Punica granatum) è una pianta da frutto originaria dell'Asia occidentale, coltivata da millenni per i suoi frutti dal sapore inconfondibile e dalle riconosciute proprietà salutari. Con i suoi fiori rosso brillante e i frutti dalla buccia coriacea, il melograno può essere coltivato in giardino o in vaso, a patto di offrire le giuste attenzioni. Ecco una guida completa per avviare e curare con successo la coltivazione del melograno.
1. Scegliere la Varietà di Melograno
Esistono diverse varietà di melograno, caratterizzate principalmente dalla dolcezza o dall'acidità dei semi (arilli), dal colore della buccia (che può variare dal giallo-rosato al rosso intenso) e dalla pezzatura dei frutti. Alcune varietà note:
- Wonderful: Varietà molto diffusa, con frutti di grande dimensione, buccia rosso scuro e sapore dolce-acidulo.
- Mollar de Elche: Varietà spagnola, con semi morbidi e sapore più dolce, buccia chiara.
- Acco: Varietà precoce, frutto di media grandezza, arilli dal colore intenso e gusto dolce.
- Dente di Cavallo: Tradizionale in alcune zone d'Italia, buccia rosso chiaro e arilli semi-duri.
La scelta dipende dal gusto personale, dall'epoca di maturazione desiderata e dall'adattabilità al clima locale. Alcune varietà, inoltre, hanno semi (arilli) più morbidi e quindi più gradevoli da consumare.
2. Clima ed Esposizione
- Clima: Il melograno predilige climi caldi e asciutti, tipici delle regioni mediterranee. Tollera molto bene le alte temperature estive, ma può soffrire in caso di gelate prolungate o al di sotto di -10/-12 °C. Alcune varietà sono più resistenti al freddo, ma in generale è consigliabile coltivare il melograno in zone riparate se gli inverni sono rigidi.
- Esposizione: Preferisce posizioni ben soleggiate, con diverse ore di luce diretta al giorno. Un'esposizione a sud o sud-ovest è l'ideale.
- Vento: Evita luoghi troppo ventosi, che possono danneggiare i rami e i fiori, causando la caduta dei frutticini.
3. Terreno
- Tipologia: Il melograno si adatta a vari tipi di suolo, ma predilige terreni di medio impasto, ben drenati, con buona dotazione di sostanza organica.
- pH: Un valore di pH intorno a 6-7 è ottimale.
- Drenaggio: Evita i ristagni idrici, che possono favorire malattie radicali e marciumi. In caso di terreni pesanti, realizza un drenaggio o coltiva su aiuole rialzate.
4. Impianto
- Periodo
- In autunno (dopo la caduta delle foglie) o a fine inverno/inizio primavera, quando il pericolo di gelate è ridotto.
- Le piante in vaso possono essere trapiantate anche in altri periodi, evitando i picchi di caldo o di freddo.
- Preparazione della Buca
- Scava una buca di 50 × 50 × 50 cm (o più, se la pianta è grande).
- Mescola il terreno estratto con compost, letame ben maturo o stallatico pellettato per migliorare la fertilità.
- Messa a Dimora
- Colloca la pianta al centro della buca, mantenendo il colletto (o punto di innesto) a livello del suolo.
- Riempi la buca, comprimendo leggermente il terreno e annaffiando abbondantemente per facilitare l'attecchimento.
- Distanze di Impianto
- Per piante a sviluppo vigoroso, lasciare circa 3-4 metri tra un melograno e l'altro.
- Per varietà più nane o se si desidera formare una siepe, è possibile ridurre la distanza (2 metri circa).
5. Cure Colturali5.1 Irrigazione
- Primi Anni: Mantenere il terreno umido ma non fradicio, specialmente durante l'estate e i periodi siccitosi.
- Piante Adulte: Il melograno tollera la siccità, ma per ottenere frutti grandi e succosi è preferibile irrigare con regolarità, soprattutto durante la fioritura e l'allegagione. Evitare eccessi che possono causare spaccature dei frutti.
5.2 Concimazione
- Concimazione Organica: In autunno o fine inverno, distribuire compost o letame maturo attorno alla pianta, lavorandolo superficialmente.
- Concimazione Minerale: Se necessario, integrare in primavera con un fertilizzante bilanciato (azoto, fosforo e potassio). Evitare eccessi di azoto che favoriscono la crescita vegetativa a discapito della fruttificazione.
5.3 Potatura
- Formazione: Nei primi anni, definire la forma desiderata. Si può coltivare il melograno:
- Ad Alberello: Con un fusto principale e una chioma a vaso.
- A Cespuglio: Lasciando 3-4 rami principali fin dalla base.
- Mantenimento: Eliminare i succhioni (getti vigorosi che partono dalla base o dal tronco), rami secchi o malati e regolare la chioma per favorire la penetrazione della luce.
- Epoca: La potatura principale si effettua a fine inverno (potatura secca). In estate (potatura verde), si possono togliere succhioni e rami indesiderati.
5.4 Difesa Fitopatologica
- Malattie Fungine: Il melograno è piuttosto rustico, ma può essere colpito da marciumi dei frutti (Alternaria, Botrytis) in condizioni di elevata umidità e scarsa ventilazione. Garantire buona aerazione della chioma e un'irrigazione corretta.
- Parassiti: Afidi e cocciniglie possono attaccare le piante, ma solitamente i danni non sono gravi. In agricoltura biologica, è possibile intervenire con sapone molle potassico o oli minerali leggeri.
- Inverno Rigido: Nelle regioni dal clima più freddo, proteggere il melograno giovane con pacciamatura alla base e coperture nelle notti più gelide.
6. Fioritura e Fruttificazione
- Fioritura: Avviene in primavera/inizio estate, con fiori solitari o a gruppi di colore rosso brillante, molto ornamentali. Alcune varietà presentano fiori doppi o stradoppi, più decorativi.
- Fruttificazione: Dopo l'impollinazione, si formano i frutticini che maturano in autunno (da settembre a novembre, a seconda della varietà e del clima). I frutti presentano una buccia coriacea e racchiudono gli arilli, semi circondati da una polpa succosa.
7. Raccolta e Conservazione
- Epoca di Raccolta: Quando la buccia ha assunto la colorazione caratteristica della varietà e il frutto produce un suono metallico se percosso leggermente. Anche la corona al di sopra del frutto (calice) tende ad aprirsi leggermente.
- Modalità di Raccolta: Tagliare il frutto con un coltellino o forbici, evitando di staccare bruscamente il peduncolo. Maneggiare con cura per evitare spaccature.
- Conservazione: I frutti integri si conservano per diverse settimane in un luogo fresco e asciutto. In frigorifero (4-6 °C) possono durare anche 1-2 mesi.
8. Coltivazione in Vaso
- Varietà adatte: Alcune varietà nane o meno vigorose possono essere coltivate in vaso (es. 'Nana'). Scegli un contenitore ampio (almeno 40-50 cm di diametro) e profondo.
- Substrato: Utilizza un terriccio di buona qualità, leggero e drenante. Integra con una percentuale di sabbia o perlite per migliorare il drenaggio.
- Cure: Innaffiare con regolarità, ma senza eccessi. Concimare con moderazione usando fertilizzanti biologici, e potare per mantenere la forma compatta.
9. Consigli Finali
- Gestione Sostenibile: Preferisci metodi biologici, pacciamatura, rotazioni (se hai più piante), utilizzo di insetti utili e prodotti consentiti in agricoltura biologica in caso di parassiti.
- Climi Freddi: Se coltivi in zone con inverni rigidi, scegli varietà più resistenti al freddo e proteggi la pianta nei primi anni, soprattutto se in vaso.
- Piantumazione Multipla: Sebbene il melograno sia generalmente autofertile, coltivare più piante può aumentare la produzione e favorire la biodiversità nel tuo giardino.
Conclusione
Il melograno è una pianta affascinante e produttiva, capace di offrire non solo frutti gustosi e ricchi di proprietà benefiche, ma anche un valore ornamentale notevole grazie alla sua fioritura. Scegliendo la giusta varietà, garantendo un'esposizione soleggiata, un terreno ben drenato, cure regolari e una difesa fitopatologica naturale, potrai godere di abbondanti raccolti di melagrane succose e salutari. Con la giusta passione e dedizione, il tuo melograno diventerà uno splendido elemento del tuo giardino o del tuo orto!
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