Guida alla Coltivazione del Kaki. Consigli e trucchi

 Guida alla Coltivazione del Kaki. Consigli e trucchi Guida alla Coltivazione del Kaki. Consigli e trucchi

Il kaki (Diospyros kaki), conosciuto anche come caco o loto, è un albero da frutto originario dell'Asia orientale, molto apprezzato per i suoi frutti dolcissimi e dall'inconfondibile colore arancio. Coltivare un kaki può offrire grandi soddisfazioni, poiché è una pianta relativamente rustica e in grado di adattarsi a diverse condizioni climatiche. Ecco una guida completa per avviare e curare la coltivazione del kaki.

1. Caratteristiche e Varietà

Il kaki è un albero dalla chioma ampia e dal portamento elegante, che in autunno si veste di colori caldi e frutti che rimangono sull'albero anche dopo la caduta delle foglie. Si distinguono principalmente due tipi di kaki:

  1. Kaki Astringenti
    • Necessitano di un processo di post-maturazione (o ammezzimento) per perdere il gusto allappante dovuto al contenuto di tannini.
    • Alcune varietà note: Vaniglia, Misilmeri, Mela Rosa.
  2. Kaki Non Astringenti (o "Mela" / "Fuyu" / "Jiro")
    • Si consumano duri, senza subire il processo di ammezzimento. Hanno polpa soda e croccante, simile a una mela, con sapore dolce.
    • Alcune varietà note: Fuyu, Jiro, O'Gosho.

La scelta tra varietà astringenti e non astringenti dipende dal gusto e dall'uso desiderato dei frutti. Molti apprezzano il kaki tradizionale, da mangiare morbido con il cucchiaino, mentre altri preferiscono la varietà "fuyu" da consumare come un frutto da mordere.

2. Clima ed Esposizione
  • Clima: Il kaki si adatta bene ai climi temperati, con inverni non eccessivamente rigidi e estati calde. Tollera temperature fino a -10/-12 °C, ma le varietà più sensibili possono subire danni se le gelate superano tali valori o se gli inverni sono molto lunghi e freddi.
  • Esposizione: Preferisce zone soleggiate, con diverse ore di luce al giorno. Il sole favorisce la corretta fioritura e la maturazione dei frutti.
  • Vento: Evitare aree molto ventose, che potrebbero danneggiare i rami e causare la caduta prematura dei frutti.
3. Terreno
  • Tipologia: Il kaki si adatta a vari tipi di suolo, ma predilige terreni di medio impasto, ben drenati e ricchi di sostanza organica.
  • pH: Un valore compreso tra 6 e 7 è l'ideale.
  • Drenaggio: Evitare ristagni idrici, che favoriscono malattie radicali. In terreni argillosi, migliorare il drenaggio con sabbia o coltivare su aiuole rialzate.

Prima di piantare, è utile lavorare il terreno in profondità e arricchirlo con compost o letame ben maturo.

4. Impianto
  1. Periodo
    • Autunno o fine inverno/inizio primavera, quando il terreno non è gelato e le condizioni climatiche sono miti.
    • Le piante in vaso possono essere trapiantate quasi tutto l'anno, evitando i periodi di caldo o freddo estremi.
  2. Preparazione della Buca
    • Scavare una buca profonda e larga almeno 50×50×50 cm.
    • Mescolare il terreno estratto con compost o stallatico, migliorandone la struttura e la fertilità.
  3. Messa a Dimora
    • Collocare la piantina al centro della buca, facendo attenzione che il colletto (o innesto) sia leggermente al di sopra del livello del terreno.
    • Riempire la buca comprimendo leggermente il terreno e innaffiare abbondantemente.
  4. Distanze di Impianto
    • Alberi a vigoria standard: 5-6 metri tra le file e 4-5 metri sulla fila.
    • In coltivazioni intensive o con varietà meno vigorose, si possono ridurre le distanze (3-4 metri tra le piante).
5. Cure Colturali5.1 Irrigazione
  • Primi Anni: Mantenere il terreno costantemente umido, specialmente in estate e nei periodi di siccità.
  • Piante Adulte: Il kaki sopporta una moderata siccità, ma per una produzione abbondante e frutti di buona qualità è consigliabile irrigare nei momenti cruciali (dalla fioritura all'ingrossamento dei frutti). Evitare ristagni idrici.
5.2 Concimazione
  • Concimazione Organica: In autunno o inizio primavera, distribuire compost o letame maturo intorno alla pianta, lavorandolo superficialmente nel terreno.
  • Concimazione Minerale: Se necessario, integrare con concimi a base di azoto, fosforo e potassio in primavera, rispettando le dosi consigliate. Evitare eccessi di azoto che favoriscono l'eccesso di vegetazione a scapito della fruttificazione.
5.3 Potatura
  • Formazione: Nei primi anni, definire la forma desiderata. Le forme più comuni per il kaki sono il vaso aperto o il fusetto. Il vaso aperto permette una buona illuminazione interna.
  • Mantenimento:
    • Rimuovere rami secchi, malati o che si incrociano.
    • Sfoltire la chioma per favorire la penetrazione della luce.
    • Eseguire potature leggere e regolari, evitando tagli di rami troppo grandi, perché il kaki tende a cicatrizzare lentamente.
  • Periodo:
    • Potatura secca in tardo inverno, dopo i periodi di freddo più intenso.
    • Potatura verde in estate se necessario, per contenere succhioni e rami indesiderati.
5.4 Diradamento dei Frutti
  • Motivazioni: Alcune varietà allegano molti frutti, che rischiano di rimanere piccoli e di ridurre la qualità complessiva. Un diradamento moderato permette di ottenere frutti più grandi e saporiti.
  • Periodo: Qualche settimana dopo la fioritura, quando i frutticini raggiungono 2-3 cm, è possibile eliminare quelli malformati o in eccesso, lasciando 1-2 frutti per mazzetto.
5.5 Difesa Fitopatologica
  • Malattie Fungine: Il kaki è generalmente rustico e poco soggetto a malattie. Tuttavia, in condizioni di elevata umidità, possono verificarsi marciumi dei frutti e infezioni fungine. Mantenere la chioma arieggiata, evitare ristagni e, in caso di necessità, utilizzare prodotti rameici o altri ammessi in agricoltura biologica.
  • Parassiti: Possibili infestazioni di cocciniglie o afidi, che di solito si controllano con metodi biologici (olio minerale leggero, sapone potassico) o favorendo la presenza di insetti utili.
6. Raccolta e Conservazione
  • Epoca di Raccolta: In genere, i kaki astringenti si raccolgono a partire da ottobre-novembre (dipende dalla varietà e dal clima), quando hanno raggiunto il colore arancio tipico. I kaki non astringenti (Fuyu, Jiro) si raccolgono prima che la polpa diventi troppo molle.
  • Gusto Astringente: I kaki astringenti necessitano di post-maturazione (ammezzimento) per far perdere il sapore allappante dovuto ai tannini. Questo processo può avvenire in modo naturale, lasciando i frutti in un luogo fresco, oppure accelerato in cassette chiuse con mele o pere che rilasciano etilene, accelerando la maturazione.
  • Conservazione: I kaki maturi si conservano pochi giorni a temperatura ambiente. Se raccolti leggermente acerbi, possono maturare in casa in 1-2 settimane. In frigorifero, i kaki astringenti possono mantenersi anche un paio di settimane, ma è preferibile conservarli a temperatura ambiente per completare la maturazione.
7. Consigli Finali
  • Zone Mite: Se abiti in zone con inverni molto freddi, scegli varietà più resistenti o posiziona la pianta in un luogo riparato dai venti freddi.
  • Agricoltura Biologica: Favorisci metodi naturali di concimazione (stallatico, compost), rotazione e pacciamatura. Controlla i parassiti con soluzioni naturali e prodotti consentiti in agricoltura biologica.
  • Impollinazione: La maggior parte dei kaki è autofertile, ma alcune varietà traggono beneficio dalla presenza di altre varietà per migliorare la fruttificazione e la qualità dei frutti.
Conclusione

Il kaki è un albero generoso e affascinante, capace di valorizzare il giardino con i suoi frutti dal colore vivido e dal sapore unico. Scegliendo la varietà adatta, garantendo una buona esposizione solare, un terreno ben drenato e le giuste cure colturali, potrai godere ogni anno di un raccolto di kaki dolcissimi e salutari. Grazie alla sua rusticità, il kaki risulta relativamente semplice da coltivare, offrendo frutti che sono un vero piacere per il palato e gli occhi.

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Lunedì, 12 Maggio 2025