La mosca dell'olivo è il parassita più pericoloso per chi coltiva olivi, sia in maniera professionale che amatoriale. Si tratta di un insetto altamente specializzato che depone le uova all'interno delle olive, compromettendone la qualità e riducendo la resa e il pregio dell'olio. In alcune annate, se non controllata, può causare danni fino al 100% della produzione.
Chi è la Mosca dell'Olivo- Nome scientifico: Bactrocera oleae
- Ordine: Ditteri
- Dimensioni: 4–5 mm
- Aspetto: corpo marrone con macchie gialle, ali trasparenti con una macchia nera all'estremità
La femmina depone le uova nel frutto, e la larva si nutre della polpa, scavando gallerie e favorendo fermentazioni e marciumi.
Ciclo BiologicoIl ciclo della Bactrocera oleae varia in base al clima:
- Sverna come pupa nel terreno o come adulto nelle zone miti
- Inizia a volare e riprodursi da giugno-luglio, con picchi in agosto-settembre
- Può compiere fino a 3-4 generazioni all'anno
- L'umidità e le temperature miti (tra 20 e 30 °C) favoriscono lo sviluppo
- Fori sulle olive visibili a occhio nudo
- Polpa scavata dalle larve e fermentata
- Caduta anticipata dei frutti
- Olio di bassa qualità, più acido e ossidato
- Riduzione del rendimento in frantoio
Il danno non è solo quantitativo, ma anche qualitativo: le olive attaccate danno un olio torbido, amaro e meno stabile.
Come Monitorare la Mosca Trappole- Trappole cromotropiche gialle per catturare gli adulti
- Trappole alimentari (esche proteiche con ammoniaca o proteine idrolizzate)
- Trappole a feromoni: attraggono specificamente i maschi
- Controllare 20-30 olive a pianta a partire da luglio
- Aprire le olive per individuare larve o gallerie
- Stimare la percentuale di infestazione (soglia d'intervento: 10–15%)
- Raccolta precoce (fine ottobre): riduce la finestra utile per l'infestazione
- Potature regolari: favoriscono aerazione e luce
- Interramento delle olive cadute: elimina le larve presenti a terra
- Utilizzo di Spinosad (feromoni + esca proteica): trattamento mirato, consentito in agricoltura biologica
- Argilla caolinica: crea una barriera fisica bianca che disturba l'insetto
- Lotta biologica con insetti antagonisti, come Psyttalia concolor, predatore naturale delle larve
- Trappole fai-da-te (bottiglie con esca proteica e ammoniaca)
- Impiego di oli essenziali (es. neem) in via preventiva
I trattamenti devono essere mirati e tempestivi:
- Prima della deposizione delle uova (in presenza di adulti)
- Dopo piogge estive, che aumentano l'umidità
- Con frequenza ogni 10–15 giorni nei periodi critici (agosto-settembre)
La mosca dell'olivo è il nemico numero uno della qualità del nostro olio, ma con un approccio integrato basato su monitoraggio, prevenzione e trattamenti naturali, è possibile contenerne i danni in modo efficace e sostenibile. Un frantoio pulito e un oliveto sano iniziano da un'attenta cura durante tutto l'anno.