La psilla del pero è un piccolo insetto appartenente all'ordine dei rincoti, simile a una mini cavalletta alata, ma con un impatto devastante sulla salute e sulla produttività del pero. Questo parassita, attivo fin dai primi mesi dell'anno, può provocare ingenti danni alle foglie, ai germogli e ai frutti, soprattutto se non viene gestito con attenzione e tempestività.
Ciclo BiologicoLa psilla del pero compie da 3 a 6 generazioni l'anno, a seconda del clima.
- Sverna come adulto sotto la corteccia, tra le foglie o nei ripari naturali.
- In primavera depone le uova sulle gemme e foglie giovani.
- Le neanidi (larve) e gli adulti si nutrono della linfa, producendo melata zuccherina che attira formiche e favorisce la fumaggine.
Il picco di infestazione si ha tra aprile e luglio, ma le uova possono comparire anche a fine inverno nei climi miti.
Come Riconoscere la PsillaAdulti:
- Lunghi 2–3 mm, simili a piccoli moscerini saltellanti
- Ali trasparenti ripiegate a tetto
- Colore marrone o verde, a seconda dello stadio
Neanidi:
- Giallastre, appiattite, immobili
- Si trovano in colonie sul retro delle foglie giovani o nei germogli
Segni evidenti:
- Foglie accartocciate, ingiallite o cadute
- Getti terminali deformati
- Presenza abbondante di melata appiccicosa
- Crescita di fumaggine nera sulla melata
La psilla danneggia il pero in vari modi:
- Indebolimento generale della pianta per sottrazione di linfa
- Riduzione della fotosintesi a causa della fumaggine
- Caduta dei fiori e frutti
- Frutti imbrattati dalla melata: invendibili e soggetti a marciume
- Trasmissione di fitoplasmi, come il "declino del pero"
- Trappole cromotropiche gialle per intercettare gli adulti
- Controllo visivo settimanale di gemme e foglie giovani
- Verifica delle colonie larvali sul retro delle foglie
- Potature verdi e invernali per arieggiare la chioma e ridurre i rifugi invernali
- Favorire l'insediamento di insetti utili (antocoridi, crisopidi, sirfidi)
- Evitare eccesso di azoto, che stimola vegetazione tenera più vulnerabile
- Anthocoris nemoralis: predatore specifico delle neanidi di psilla
- Crisopidi e coccinelle: predano uova e larve
- Olio di neem: attivo su uova e larve
- Sapone molle di potassio: scioglie la melata e indebolisce le neanidi
- Caolino: ostacola la deposizione delle uova creando una barriera fisica
È consigliabile intervenire nei momenti di schiusura delle uova, alternando i prodotti ogni 7–10 giorni per disturbare il ciclo biologico.
Difesa IntegrataNei frutteti professionali si applica la difesa integrata, che prevede:
- Monitoraggio costante
- Interventi a soglia
- Conservazione degli insetti utili
- Uso mirato di prodotti con basso impatto ambientale
Evita l'uso eccessivo di insetticidi di sintesi, che favoriscono lo sviluppo di resistenze e uccidono gli antagonisti naturali.
ConclusioneLa psilla del pero è un parassita temibile ma gestibile con le giuste pratiche. L'osservazione regolare, la potatura mirata, l'utilizzo di insetti utili e i trattamenti naturali sono strumenti fondamentali per proteggere i peri e garantirne una produzione sana, abbondante e sostenibile.